CODICE RIF: 2051 TIPOLOGIA: castello medievale con parco CONDIZIONE: parzialmente ristrutturato POSIZIONE: montagna, panoramica COMUNE: Trento PROVINCIA: Trento REGIONE: Trentino-Alto Adige DIMENSIONE: 3.600 metri quadrati TOT. N° VANI: 30+ CAMERE: 13+ BAGNI: 13+ CARATTERISTICHE: muri in pietra, saloni affrescati, travi in legno, camini in pietra, soffitti cassettonati, cappella gentilizia, balconi, acquedotto privato, vista panoramica, giardino recintato, parco con mura, rovine da ricostruire, pavimenti in parquet, soffitti a volta, cantine storiche, strada originale del Cinquecento ANNESSI: cappella gentilizia ACCESSO: strada originale del Cinquecento PISCINA: no ELETTRICITÀ: già collegata ACQUA: acquedotto privato TELEFONO: già collegato ADSL: si GAS: GPL (possibile allacciamento municipale) RISCALDAMENTO: già collegato GIARDINO: sì, vari cortili con giardino e parco TERRENO: 12,0 ettari
CENTRI PIÙ VICINI
Paese con servizi (2km; 5’), Trento (20km; 25’), Riva del Garda (27km; 35’), Levico Terme (42km; 40’), Cles (56km; 55’), Madonna di Campiglio (57km; 1h 10’), Bolzano (75km; 1h), Canazei (117km; 2h), Merano (99km; 1h 10’), Moena (101km; 1h 30’), Ortisei (108km; 1h 30’), Novacella (116km; 1h 30’), Brunico (148km; 2h), Cortina d’Ampezzo (180km; 3h 30’)
AEROPORTI PIÙ VICINI
Verona Catullo (114km; 1h 20’), Treviso Canova (155km; 2h 20’), Bergamo Caravaggio (198km; 2h 20’), Milano Linate (230km; 2h 30’), Venezia Marco Polo (235km; 2h 30’), Milano Malpensa (282km; 3h)
PREZZO
Trattativa riservata
DESCRIZIONE
CASTELLO IN VENDITA SULLE DOLOMITI, ITALIA
Arroccato su un’altura del Trentino-Alto Adige, a circa 20 km da Trento, maestoso castellomedievale con parco. La proprietà, parzialmente da ristrutturare, è situata in posizione estremamente panoramica con una vista che spazia dalle Alpi verso nord fino al Lago di Garda verso sud. Gli edifici, 3.600 mq in totale, ospitano al momento 13 camere e 13 bagni, ma molti altri locali potrebbero essere realizzati nell’ala diroccata. Un parco di 12,0 ha interamente cinto da mura completa la proprietà ed è la cornice ideale per eventi e cerimonie.
I servizi di base sono tutti disponibili nel vicino centro abitato (2km), ma tanti centri di Trentino, Lombardia e Veneto (incluse molte località sciistiche rinomate) sono facilmente raggiungibili in auto (Trento, Riva del Garda, Levico Terme, Cles, Madonna di Campiglio, Canazei, Merano, Moena, Ortisei, Novacella…).
DESCRIZIONE DEI FABBRICATI
Il castello (3.600 mq in totale) può essere considerato come l’unione di due corpi, ben riconoscibili in base alle condizioni strutturali in cui si trovano.
A sud-est si trova la porzione cinquecentesca (1.850 mq), ristrutturata e abitabile, caratterizzata da splendidi saloni con soffitti a volta, camini in pietra ed elementi decorativi originali. Qui troviamo le grandi cantine originali nel seminterrato, sale di rappresentanza al piano terra, la zona notte al primo piano e un grande salone (270 mq) al grezzo al secondo piano. Sul lato nord dell’ala si trova la cappela gentilizia (75 mq), splendidamente affrescata e dedicata a San Nicola.
La porzione a nord-ovest (1.675 mq) è invece la porzione più antica del complesso, riconoscibile dall’imponente torre quadrangolare al centro. L’ala è interamente in rovina, ma sono ancora ben riconoscibili in muri degli edifici e i locali voltati al piano terra. Rimangono attualmente coperti, ma non abitabili, circa 360 mq.
STORIA, STATO E FINITURE
L’origine esatta del castello è impossibile da tracciare, tuttavia si sa per certo che nel 1160 il vescovo Adelpreto II consegnò la fortezza (all’epoca costituita da due torri e alcune abitazioni circondate da mura) a un’importante famiglia del luogo. Nei trecento anni che seguirono, pare che il castello sia stato distrutto e ricostruito ben tre volte.
Nel 1480 il castello passò nelle mani di una nuova potente famiglia che si impegnò nella ristrutturazione dell’edificio, che venne infine ampliato e convertito in una residenza principesca. La fortuna dei proprietari crebbe anche grazie alla vicinanza con il Principe Vescovo di Trento Bernardo Clesio, uno degli organizzatori del Concilio di Trento.
Il castello assistette ai momenti salienti della Controriforma, con importanti personalità che vi soggiornarono tra le sedute del Concilio nella vicina città di Trento.
Quando l’ultimo esponente della famiglia morì senza eredi diretti, il castello passò per via di parentele lontane e non del tutto chiare a una famiglia francese prima e poi a una nota famiglia genovese. Questi ultimi, tuttavia, non si curarono troppo del castello, che aveva anche subito pesanti danni a causa di un incendio appiccato negli anni passati da un esercito nemico. Le rovine del castello furono poi lasciate al popolo che se ne servì per la costruzione delle case del paese sottostante.
Negli anni Trenta dell’Ottocento, il castello fu acquistato all’asta da una nota famiglia trentina che avviò una lenta opera di recupero e ricostruzione del castello.
Gli ultimi restauri furono ad opera degli attuali proprietari e il castello è stato per qualche tempo anche adibito ad attività ricetiva e location per manifestazioni artistiche e culturali. La parte occidentale del complesso, quella più danneggiata e usata come cava per materiali dai popolani, è ancora in rovina e necessita di consistenti interventi di recupero.
ESTERNI
L’accesso al castello avviene tramite una caratteristica strada scavata nella roccia nel Cinquecento, abbastanza larga da permettere il passaggio della maggior parte della auto. La strada termina proprio di fronte alle mura del castello. Da qui, attraversando un arco in pietra e costeggiando le mura esterne si raggiunge il corpo principale dell’edificio. Un caratteristico corridoio coperto con soffitti a volta porta nel giardino interno del complesso da cui si può infine entrare nei vari edifici.
Questo cortile con giardino (circa 800 mq) ospita anche un pozzo originale collegato alla cisterna sotterranea per la raccolta dell’acqua. Sul lato ovest si trova anche un giardino terrazzato di circa 500 mq con caratteristiche scale in pietra.
Le mura esterne del castello racchiudono al loro interno una superficie di circa 4.200 mq.
Uscendo dalla cinta muraria si trovano poi 12,0 ha di parco, interamente cintati e relativamente pianeggianti. Questa caratteristica, unita alle dimensioni ragguardevoli, rendono l’area particolarmente adatta per ospitare eventi all’aperto.
Come accade per molti edifici storici di valore, la cinta muraria esterna dispone di un sistema d’illuminazione che permette di ammirare le forme del castello anche durante la notte.
USO E POTENZIALITÀ
La parte ristrutturata del castello è stata usata in passato come attività ricettiva e come casa per le vacanze dai proprietari. Ristrutturando la porzione in rovina si potrebbe ampliare enormemente il numero di camere e saloni disponibili per gli ospiti, andando a creare un boutique hotel con facile accesso sia alle città storiche del Trentino (come Trento o Cles) sia alle piste da sci delle Alpi.
Inoltre, gli ampi spazi esterni, una volta ripuliti e valorizzati, potrebbero essere sfruttati per organizzare eventi e cerimonie.
Il termine castello deriva da castellum il quale, a sua volta, trae origine da castrum, termine latino che si riferisce ad un insediamento militare.
Di fatto, è proprio in epoca romana che troviamo i primi abbozzi di castelli, strutture architettoniche che si delineano in modo sempre più importante con l’avvento dei Barbari.
Questi popoli, nomadi e dediti principalmente alla caccia e alla guerra, si presentano altresì particolarmente feroci imponendo, pertanto, di fortificare le strutture militari già esistenti.
E’ però con la caduta dell’Impero romano d’occidente e quindi con l’avvento del Medioevo che la decentralizzazione del potere impose la creazione di diverse forme di fortificazione.
In un primo tempo a dominare la scena furono le torri d’avvistamento il cui scopo fu principalmente militare.
La diversa struttura economico-societaria, tipica del Medioevo impose poi la creazione di centri fortificati all’interno dei quali viveva il signore.
Il castello divenne, dunque, nucleo diun’economia decentrata che dalla città si spostava alle campagne ed assunse pertanto, la forma di un vero e proprio borgo fortificato.
In età moderna, con l’avvento di diverse forme di fortificazione,
il castello perse la sua funzione difensiva. I vari castelli cominciarono, dunque, ad essere trasformati in residenze signorili per famiglie nobili.
Molti dei castelli presenti attualmente in Italia ed Europa richiedono un intervento di recupero più o meno importante, ma che rappresenta comunque un’opportunità unica di ridare vita ad un pezzo di Storia.
Possedere un castello, vivere in un castello e, ancor più, ridare vita ad uncastello è sicuramente un'esperienza unica e piena di fascino.